Questi numeri hanno colto fin da subito l’attenzione di grandi aziende che hanno deciso di realizzare una sezione interamente dedicata ai loro prodotti “refurbished”: stiamo parlando di marchi come Apple, Toshiba, Asus e HP che mettono a disposizione dei loro clienti prodotti rigenerati a prezzi scontati sottoposti ad un rigoroso

processo di ricondizionamento direttamente dalla casa produttrice.

Il successo del ricondizionamento ha portato anche alla nascita di Back Market, il primo marketplace dedicato ai prodotti ricondizionati, dove si può trovare di tutto, dagli smartphone ai frigoriferi. In pochi anni questa piattaforma ha raccolto 40 mila clienti in Francia, Spagna, Germania, Belgio e Italia, e oggi lavora con 50 aziende ricondizionatrici. Il sito prevede la formula “soddisfatti o rimborsati”. Ogni prodotto è stato rimesso a nuovo in fabbrica, ripristinando le impostazioni iniziali per garantire ai nuovi proprietari dei dispositivi prestazioni equiparabili a quelle di un bene di prima mano.

Anche in Italia si muovono i primi passi nel mercato dei ricondizionati: a Torino è nato Ri-generation, progetto di economia circolare che crea lavoro grazie al recupero dei Raee. Si tratta del primo negozio nel nostro Paese che dà nuova vita agli elettrodomestici destinati alla rottamazione, progetto sviluppato dalla collaborazione tra Astelav, azienda con esperienza pluriennale nei ricambi per elettrodomestici, e il Sermig, il Servizio missionario giovani fondato da Ernesto Olivero nel 1964.

“Il pubblico sta reagendo bene e la risonanza è superiore alle nostre aspettative. C’è chi sposa l’idea in quanto parte di un progetto sostenibile ed etico e c’è chi, sia tra le fasce meno abbienti sia tra i residenti temporanei per motivi di lavoro o di studio, presta maggiore attenzione al prezzo”, racconta Ernesto Bertolino, amministratore delegato di Astelav.